IL PARADISO NON PUO’ ATTENDERE
Ho sempre tralasciato le Seychelles pensando fossero una meta molto costosa. Per fortuna sono stata smentita alla grande. Io e il mio compagno abbiamo abbiamo fatto una vacanza di 13 giorni a fine aprile, inizi di maggio. Il periodo migliore è proprio marzo/ aprile. Tra voli, trasferimenti, vitto , alloggio, non facendoci mancare nulla..abbiamo speso 1700 euro a persona! Non male direi! Il tutto sta nell’organizzare prima di partire dandosi un’idea di itinerario e di cosa si vuol fare e poi cercare la situazione migliore.
Senza rivolgersi alle classiche agenzie che vendono pacchetti standard si può cercare sul web ed avvalersi dell’aiuto di agenti come quelli di SeyVillas in cui si trova una vasta gamma di possibilità per ogni tasca. Il nostro itinerario è stato così impostato: 3 notti a Mahé, 4 notti a Praslin e 5 notti a La Digue.
Mahé
Mahé, che ospita anche la capitale Victoria, è meglio girarla in auto e offre molto da fare. Una visita alla cittadina è ovviamente obbligatoria, e da lì attraversando l’isola, si raggiunge l’altro lato, di fronte alle isole di Therese e Conception, passando in una foresta molto suggestiva.
E’ possibile poi visitare le 2 isolette grazie a dei pescatori che propongono il passaggio e, nel nostro caso, un pranzetto cucinato sulla spiaggia. Il miglior barracuda mangiato in vita mia.
Noi abbiamo soggiornato nella zona di Anse Takamaka, in una dependance immersa nella natura e devo dire che il sud mi è piaciuto molto anche se non c’è assolutamente da fare dopo il tramonto..nemmeno un bar..ma questo è il bello delle Seychelles!
Praslin
Per raggiungere Praslin c’è un volo interno molto comodo su piccoli “bus volanti” che raggiungono l’isola in meno di 1 ora. La visuale è davvero mozzafiato.
Anche a Praslin consigliamo il noleggio dell’auto per essere più autonomi. Qui ci sono le spiagge, a mio parere, più belle.
Iniziamo con Anse Lazio: ci siamo stati 2 volte. Bisogna avere la fortuna di arrivare in una giornata in cui il mare è calmo…poiché sembra di essere in un’enorme piscina con una spiaggia bianchissima incorniciata dalle tipiche rocce locali. E’ molto adatta anche per fare snorkelling.
L’abbiamo poi rivista con mare mosso…e non aveva purtroppo lo stesso fascino.
Anse Georgette è visitabile solo chiedendo preventivamente il permesso al resort Lemuria. Sono molto gentili e celeri nella risposta. Bisogna però fare una bella camminata ci circa 30’ nel loro campo da golf per raggiungere la spiaggia (nb: non ci sono bar, quindi portatevi tutto). La costa est da Anse Volbert fino a Anse Lazio è piena di piccoli scorci e spiagge molto particolari. Bello fermarsi in ogni posto disponibile (attenzione: non esistono parcheggi veri e propri, bisogna accostarsi sulla strada). Ad Anse Boudin c’è un piccolo chiosco giamaicano sulla strada (impossibile non vederlo!). Tappa d’obbligo per fantastici succhi fatti al momento o prenotatevi per una cenetta di pesce a ritmo di Bob Marley. Da lì abbiamo anche prenotato l’escursione per Curieuse Island dove si trascorre la giornata in un’oasi protetta con tartarughe giganti. Molto interessante.
La Digue
Da Praslin con un comodo traghetto si raggiunge la paradisiaca La Digue. Qui è d’obbligo il noleggio della bicicletta. Fortunatamente non sono autorizzate auto se non le poche per i locali per il trasporto di beni di prima necessità (e, a dirla tutta, dovrebbero a mio parere ridurre anche queste). Sembra di fare un salto indietro nel tempo in cui vedi carretti trainati dai buoi e in cui tutto ha un ritmo diverso.
La gente è veramente molto disponibile, la signora che ci ospitava ci ha persino dato corsi di cucina creola aiutandoci a preparare il pesce pescato la mattina stessa. Le strade sono un susseguirsi di Sali-scendi e, contando che le biciclette non sono modernissime e soprattutto usurate dalla sabbia e dal clima..ci si mantiene in forma!
Noi abbiamo soggiornato in una via interna vicino al jetty, ottimo punto secondo me per esplorare l’isola e fare 2 passi nel “centro” la sera. Anche qui le spiagge sono una dietro l’altra…d’obbligo provarle tutte fermandosi in ogni punto che cattura la propria attenzione. Una delle più belle è Anse Source d'Argent, quella famosa per aver girato la pubblicità della Bacardi.
Un neo purtroppo che si riscontra ovunque (non solo alle Seychelles!) è lo scarsissimo rispetto per la natura e le montagne di rifiuti che ogni giorno raccoglievamo.
Io ho avuto anche problemi a La Digue con le sand flies, insetti minuscoli che provocano, per fortuna non a tutti, un prurito molto molto intenso. Ricordarsi pertanto di premunirsi di fortissimi spray e prodotti per calmare il problema qualora si presenti. Per il resto è un viaggio DA FARE, un sogno ad occhi aperti in un paradiso meraviglioso che merita essere vissuto!
Claudia