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Il paradiso terrestre

Nel periodo tra Natale e l’Epifania, ci piace fare qualche viaggetto al caldo per un paio di settimane, e fino ad ora abbiamo sempre optato per i caraibi, considerando le Seychelles una meta troppo cara, soprattutto per questo periodo di altissima stagione. Invece – per fortuna – ci siamo dovuti ricredere.

Partiamo col dire che non conoscevamo Seyvillas…ed all’inizio eravamo un po’ titubanti sull’acquistare un viaggio online, ma poi vedendo le numerosissime recensioni positive, ci siamo fatti convincere ed abbiamo mandato una richiesta di preventivo.

I ragazzi di Seyvillas (in particolare Valeria che ci ha seguiti) sono stati grandiosi, perché oltre ad averci fatto diversi preventivi direi assolutamente in linea con il nostro budget di spesa (ed ecco la prima bella sorpresa…pensavamo di vedere cifre da capogiro, invece i prezzi rispecchiavano quelli sostenuti in precedenza per fare altre vacanze ai caraibi), sono stati anche molto pazienti nel gestire la nostro pratica, ci hanno fornito preziosi consigli e tolto numerosi dubbi, e soprattutto ci hanno costruito una vacanza proprio come quella che avevamo in testa.

La Digue

Siamo partiti il 24 dicembre alla volta di La Digue per poi rimanerci per tutta la vacanza. In quella zona dell’emisfero è piena estate e a dicembre non è raro incontrare precipitazioni: direi che siamo stati molto fortunati però, perché a parte un paio di giorni di pioggia tropicale e qualche nuvola passeggera abbiamo trovato bel tempo e ci siamo portati a casa una bella tintarella.

Volevamo un viaggio all’insegna del relax (quindi non volevamo rifare le valigie e prendere il traghetto o l’aereo varie volte per cambiare isole…troppo stress per noi) e all’insegna della natura e della tranquillità. La Digue era la soluzione più giusta … e mai una decisione fu più azzeccata.

L’isola è lunga 5 km e larga 3, a portata d’uomo. Regna la natura: palme di cocco e banani ovunque, anche sul ciglio della strada, spiagge bianchissime, rocce granitiche, mare meraviglioso…il tutto spezzato da guesthouse e casette colorate (mai hotel mastodontici o costruzioni imponenti) e dalla presenza della gente locale sempre sorridente…tutto in armonia e simbiosi con la natura.

Pochissime auto (4/5 taxi), qualche carro trainato da buoi, ma soprattutto e quasi esclusivamente biciclette e pedoni.

Strada principale di La DigueStrada principale di La Digue

La sera l’unica piccola strada asfaltata che fa il giro dell’isola è praticamente senza illuminazione: regna il silenzio, la pace, un cielo super stellato e qualche faretto usato dai turisti per muoversi nel buio. Questo volevamo: volevamo vivere l’isola come se abitassimo lì, cioè muovendoci a piedi o in bici come fanno gli isolani del posto, e le dimensioni ridotte dell’isola ce lo permettevano. C’è qualche ristorante (che ovviamente abbiamo provato) ma le nostre cene erano presso i take away / street food…cibo gustoso e soprattutto molto economico: con 100 rupie seicellesi (circa 8€) si mangiava tranquillamente in due.

<beach>11|Anse Patates</beach>, La Digue11|Anse Patates, La Digue

In pochi minuti di bici passavamo dalle spiagge del nord a quelle del sud dell’isola…e questo ci ha permesso di vedere tutto ma proprio tutto di La Digue, perché in una giornata potevamo visitare diversi posti…cosa che magari su un’isola più grande non si poteva fare (vuoi per le distanze, vuoi per l’obbligo di prendere taxi o pulmini vari): un vero paradiso.

Abbiamo soggiornato ai Bamboo Chalets: un ampio giardino con palme da cocco, alberi da frutto e 10 casette. Posto veramente tranquillo a soli 5 minuti a piedi dal centro, dove abbiamo solo pernottato e fatto la colazione. Camera da letto enorme, così come enorme era il bagno e la doccia. Struttura pulita e personale cordiale e disponibile. Al mattino colazione un po’ ripetitiva per 13 giorni, ma in ogni caso nulla da lamentarsi: ovviamente siamo abituati a cappuccio e brioches, ma direi che non ci sono mancati, visto che ci veniva servito caffè, tè, uova cucinate in qualsiasi modo, succhi, marmellate, pane tostato e un piatto di frutta a fette (mango, ananas, melone, anguria, banane, cocco...).

Bamboo ChaletsBamboo Chalets

Le Seychelles sono il regno delle tartarughe giganti: se siete fortunati vi capiterà - come a noi - di trovarne un paio che mangiano tranquillamente ai bordi della strada e con le quali farsi qualche selfie. Il maggior numero di tartarughe giganti però sono nel parco Union Estate: riserva naturale custodita (per accedervi si pagano 100 rupie, circa 8€), dove oltre a questi animali troverete piantagioni di vaniglia, palme da cocco dal quale una volta si estraevano con il mulino e i buoi l’olio, e passaggio obbligato per arrivare alla splendida spiaggia Anse Source d’Argent, considerata una delle più belle al mondo.

Tartaruga GiganteTartaruga Gigante Anse Source d'Argent, La DigueAnse Source d'Argent, La Digue

Qui si concentrano tutte le caratteristiche delle Seychelles in pochi metri: mastodontiche rocce granitiche (peculiarità di queste isole) palme da cocco, spiaggia bianchissima, mare turchese e barriera corallina.

Di spiagge bellissime ce ne sono tante (Anse Grosse Roche<beach>, <beach>13, Grand Anse, Anse Cocos, etc.) ma la nostra spiaggia preferita però è stata Petite Anse.

Petite Anse, La DiguePetite Anse, La Digue

Prima di arrivarci si deve pedalare per almeno 20 minuti sull’unica strada dell’isola, immersa nel verde delle palme, e che in alcuni punti mette a dura prova anche un turista ben allenato perché ci sono alcune salite che ti fanno venire il fiatone. In primis si arriva a Grande Anse…e qui si pensa che le fatiche siano terminate. Invece si deve prendere un sentierino che passa in mezzo alla foresta e le rocce, e che porta dopo qualche minuto di trekking a Petite Anse.

Qui la fatica accumulata per arrivare svanisce di fronte allo spettacolo della natura: spiaggia bianchissima, qualche “capannina” costruita con le foglie delle palme per ripararsi dal sole, mare dalle svariate sfumature di azzurro, onde che permettono di “divertirsi” un po’ vicino a riva...e i classici massi granitici: una cartolina. Pur essendo una spiaggia grande (lunga circa 300 m, e profonda circa 50) ci sono veramente pochissime persone…e quindi sembra deserta. Abbiamo passato qui gran parte della nostra vacanza perché i colori e la tranquillità di questa spiaggia erano veramente magici, oltre al fatto appunto che sembrava ci fossimo solo noi due.

Capannina sulla spiaggiaCapannina sulla spiaggia

L’ultimo giorno, per la coincidenza del volo aereo, siamo tornati sull’isola principale Mahè, dove abbiamo alloggiato all’Hotel La Roussette. Sinceramente, la prossima volta credo che opteremo per un'altra location, perché anche se l’hotel è ben curato e arredato e la titolare è gentilissima, non siamo rimasti soddisfatti perché la spiaggia antistante è brutta, l’hotel è molto distante da ristoranti / take away e dal centro, e quindi si è costretti a muoversi in taxi anche solo per andare a comprare qualcosa. Noi ci siamo stati solo una notte…e quindi non ha assolutamente inciso sulla vacanza. Conviene starci se ci si ferma a Mahé solo per la coincidenza aerea.

TramontoTramonto

L’esperienza delle Seychelles è stata meravigliosa: una vacanza indimenticabile. Vi consigliamo di andarci perchè ne vale veramente la pena…e di farvi consigliare dagli amici di Seyvillas. Appena possibile, ci torneremo sicuramente!

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