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Due cuori e un bimbo alle Seychelles

Eravamo alla ricerca di una meta da sogno per festeggiare i (primi) 50 anni di mio marito e per trascorrere una vacanza esotica al mare assieme al nostro cucciolo di un anno e mezzo, con la garanzia di una buona organizzazione per evitare spiacevoli sorprese, soprattutto per il piccolo.

Claudia, Alberto, ed il piccolo Lorenzo AlbertoClaudia, Alberto, ed il piccolo Lorenzo Alberto

Abbiamo esplorato virtualmente le tappe miliari dei viaggiatori amanti delle isole più belle al mondo e le Seychelles ci sono sembrate un vero paradiso per cuori innamorati che vogliano trascorrere romantici ed avventurosi momenti insieme, ma, come nel nostro caso, che abbiano anche la responsabilità di un bimbo, alla loro prima vacanza lontano da routine consolidate.

Dobbiamo ringraziare Seyvillas se questo sogno è stato possibile senza rischi e senza fatica negli spostamenti da un’isola all’altra, verso i luoghi dove abbiamo comodamente soggiornato. Siamo stati accolti da personale poliglotta, cordiale e molto disponibile, pronto a rispondere alle nostre domande per la sistemazione ideale o per altre curiosità su escursioni e possibili variazioni di programma.

La Digue

Abbiamo scelto di trascorrere la prima parte della nostra vacanza alloggiando per 6 giorni presso una guest house in stile creolo (Casa de Leela) , nella piccola isola di La Digue (appena 3 x 5 km di ampiezza) dove più della metà del territorio è non abitato perché montagnoso e ancora in possesso di una rigogliosissima vegetazione. Il verde è così florido grazie alla pioggia pressochè quotidiana, ma che dura appena il tempo necessario per rinfrescare e dissetare naturalmente alberi e piante.

Ci siamo subito adattati a girare in bicicletta tenendo la sinistra: le poche strade esistenti sono strette e frequentatissime, ma di fatto sicure perché è molto ridotta la circolazione di mezzi privati a motore. In pochi giorni abbiamo passato in lungo e in largo il territorio popolato e le spiagge più belle: da Anse Severe, a Nord, proseguendo fino ad Anse Banane e Anse Fourmis, le ultime che è possibile raggiungere da Nord-Est sulle due ruote: qui ci siamo imbattuti in splendide tartarughe giganti allo stato brado, liete di farsi coccolare e nutrire dai passanti.

Anse Severe, La DigueAnse Severe, La Digue Yoga per gioco ad Anse SevereYoga per gioco ad Anse Severe Tartaurghe per strada - papà e bimboTartaurghe per strada - papà e bimbo

Arrivando poi allo splendido parco di Anse Source d’Argent, con le sue distese di filari coltivati a vaniglia locale, abbiamo potuto osservare la folta popolazione di testuggini centenarie ospitata all’ombra dell’alta roccia granitica che in quella zona si staglia ovunque ed ammirare la lunga barriera corallina che si estende anche centinaia di metri dalla spiaggia sovrastata dalla ricca vegetazione che fa da grande ombrellone naturale in prossimità della battigia

Anse Source d'Argent, La DigueAnse Source d'Argent, La Digue Foto con salto ad Anse Source d'ArgentFoto con salto ad Anse Source d'Argent

Inutile cercare di fermare per cautela il nostro bimbo così gioioso di tuffarsi con noi in acqua per così tante volte in un giorno solo, in un continuo bagnarsi ed asciugarsi all’aria calda in spiaggia.

Infine, più a sud, passando per il centro dell’isola, ci siamo spinti sempre in bici fino alla maestosa Grande Anse dai colori cristallini, ma certo non adatta ai più piccoli per le sue forti e minacciose correnti che spingono pericolosamente al largo. Con la giusta prudenza, ci siamo immersi anche in quell’acqua verde-blu, che, con nostro figlio al seguito, ci ha regalato il sapore di una piccola avventura.

Grand Anse, La DigueGrand Anse, La Digue Le rocce a Grand Anse, La DigueLe rocce a Grand Anse, La Digue

Mahé

Per non farci mancare lo stile di vita più occidentale, abbiamo poi pensato di trascorrere gli ultimi giorni di vacanza in un grande resort in riva al mare dotato di ogni comfort, nella parte Ovest dell’isola più grande, Mahè.

I collegamenti sono stati ancora una volta puntualmente garantiti dall’organizzazione di Seyvillas e così il tragitto per arrivare a destinazione da La Digue, passando dalla seconda isola per importanza, Praslin, è stato di fatto una riposante passeggiata che ci ha visto stare comodamente seduti sulle poltrona del traghetto e conciliare in questo modo un pisolino, cullati dalle onde del mare. Mio figlio ne ha approfittato per farsi tenere in braccio e recuperare un po’ del sonno precedentemente perso per l’eccitazione della vacanza.

Avani Resort, MahéAvani Resort, Mahé Arrivati all’Avani Resort & Spa, abbiamo trascorso praticamente tutto il tempo in acqua ad esplorare con le maschere la fauna marina e a giocare nell’elegante piscina oppure ad oziare sui dondoli in spiaggia accarezzati dalla leggera e calda brezza della sera. Abbiamo anche vissuto un po’ d’animazione organizzata dalla direzione, con una cena sulle note di un concerto di musica dal vivo animato da (procaci) cantanti creole. Non ci è mancato di gustare il ricco (e anche proporzionalmente costoso) buffet, potendo assaporare sia i gusti della cucina tipica seychellese con il suo pesce d’oceano e le odorose spezie a base di curry e peperoncino, sia i sapori più continentali a cui ci siamo affidati per sentirci, se possibile, un po’ come a casa.

Immersioni all'Avani ResortImmersioni all'Avani Resort

Sembra scontato dire che è stata una vacanza indimenticabile, ma è proprio così. Tutto è filato liscio garantendoci piacevoli ed entusiasmanti giorni di coccole senza pensieri. Muoversi assieme ad un bambino che ancora non parla chiaramente e che ha esigenze che non possono aspettare può essere complicato, ma una buona organizzazione che preveda ogni passaggio in dettaglio (per chi le volesse abbiamo a disposizione le nostre preziose liste di viaggio per non dimenticare nulla di necessario per il bimbo!) ha così trasformato l'impresa in un vero divertimento.

Alberto e Claudia

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