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Viaggio in paradiso, Seychelles con Seyvillas

11 maggio 2017

Dopo sei ore di volo per Dubai e altre 4 per raggiungere la nostra destinazione, finalmente arriviamo alle Seychelles. In aeroporto, siamo stati subito accolti dalle gentilissime hostess di Creole che ci accompagnano tra uno spostamento e l’altro, sulla nostra isola, La Digue.

Dopo qualche spostamento in barca, finalmente arriviamo alla nostra piccola isola, La Digue. Troviamo anche qui hostess disponibili subito pronte ad accompagnarci con un taxi al nostro alloggio: La Diguoise. Guesthouse immersa nel verde, molto accogliente ma soprattutto di una stupenda tranquillità. Come padrona di casa, troviamo la gentilissima madame Elodie, che ci attende con un cocktail di benvenuto e ci presenta la nostra responsabile dell’isola. Camera piccola ma accogliente e dotata di tutto quello che può servire in un posto del genere. Qui posiamo i nostri bagagli, un piccolo riposino per riprendersi dal viaggio e via subito alla scoperta dell’isola.

Prima breve tappa Anse La Réunion. Lunga spiaggia bianchissima, mare cristallino, una cartolina! Quindi ci buttiamo subito per il primo bagno e una bella nuotata e poi via verso il nostro alloggio per una deliziosa cenetta a lume di candela. Stremati dal viaggio subito a letto.

La Digue, portoLa Digue, porto
Grand Anse, La DigueGrand Anse, La Digue

12 maggio 2017

Oggi sveglia all’alba per iniziare il nostro giorno alla scoperta di La Digue. Dopo una ricca colazione consumata nell’area living della nostra guesthouse, s’inforcano le bici direzione Grand Anse. Il tragitto per raggiungerla è un po’ impegnativo a causa delle molte salite ma giunti in spiaggia ci si perde nella vastità della sua ampiezza. La vegetazione fa da contorno a una sabbia fine e corallina, mentre il mare è mosso da alte onde non adatto a un bagno piacevole e rilassante. Con un breve giro di foto decidiamo di fare una piccola sosta anche a Petite Anse, ma anche qui troviamo un mare agiato con onde.

Quindi via in direzione nella famosissima Anse Source d'Argent. Per raggiungere la spiaggia bisogna attraversare un parco naturale e per accedervi bisogna pagare un ticket giornaliero di 100 rupie a persona. Con le nostre bici entriamo nel parco dove entri a contatto con una natura meravigliosa. Pedalando scopriamo tantissime piantagioni di piante da frutto e un travolgente profumo di vaniglia .Qui possiamo ammirare un museo di civiltà seychellese ,e dopo un breve giro veniamo subito colpiti da gigantesche tartarughe, abitanti anche loro delle Seychelles.

Posiamo le nostre bici e proseguiamo a piedi per avviarci alle varie calette. La prima che incontriamo è Anse Union. Subito dopo troviamo la piccola Petite Source d’Argent, fino ad arrivare ad Anse Source d'Argent. Le sue acque trasparenti ci regalano la visione di pesci tropicali anche senza immergersi. Qui troviamo delle gentilissime ragazze del posto che vendevano della frutta fresca direttamente sulla spiaggia, ma noi abbiamo preferito gustarci dell’acqua di cocco direttamente dal cocco stesso. Dopo una serie di bagni e un po’ di snorkeling, decidiamo di fare una piccola passeggiata sulle spiagge per visitare le vicinissima Anse Pierrot visto che il tempo oggi non è dei migliori ,decidiamo di tornare verso il paese. Qui una breve sosta al take-away e via verso la calma di Anse Reunion. Seduti sulle sdraio ci siamo goduti un tramonto mozzafiato che purtroppo è durato poco per via di una pioggia fastidiosa che ci ha costretto a scappare . In sella alle nostre bici e torce in testa, via in camera!!!

Anse Source d'Argent, La DigueAnse Source d'Argent, La Digue

13 maggio 2017

Stamattina ci siamo svegliati con la pioggia, ma non ci siamo fatti demoralizzare dal tempo quindi dopo una ricca colazione, infiliamo i costumi inforchiamo le nostre bici e via verso Anse Severe. Come per tutte le bellissime spiagge, le pedalate non mancano mai, e tra una salita e una discesa , un panorama incantevole arriviamo in questo angolo di paradiso. Dopo la pioggia, finalmente il sole, quindi non ci resta altro che tuffarci e goderci la pace del mare. Qui si può nuotare in sicurezza per via della barriera corallina, che protegge la spiaggia, quindi, anche se vediamo che dall’altra parte il mare non è molto calmo, possiamo comunque nuotare. Sulla spiaggia troviamo anche dei ragazzi che vendono frutta fresca e un’amaca per rilassarsi sotto l’ombra degli alberi.

Dopo molti bagni di mare e di sole, finiamo il giro di foto e via verso il nord di Anse Patates. Al contrario di Anse Severe, qui il mare è un po’ mosso, ma non ci lasciamo prendere dallo sconforto. Scendiamo dalle nostre bici, facciamo qualche gradino e…troviamo grosse palme che sovrastano la spiaggia bianchissima e che regalano ombra per rilassarsi e proteggersi dal forte sole. Insieme alle palme troviamo anche qui delle splendide rocce granitiche e sabbia bianca. Purtroppo il mare agitato non ci ha permesso di immergerci in sicurezza. Non abbiamo nemmeno avuto la possibilità di vedere i delfini, abituali frequentatori di quella zona. Non ci resta che rilassarci sotto le grosse palme, con brevi bagni in riva al mare e prima che faccia buio, risaliamo in sella, take-away e via a programmare la giornata di domani.

14 maggio 2017

E anche oggi ci siamo svegliati con un bel temporale, anche se sappiamo che dopo la tempesta spunterà il caldo sole, quindi dedichiamo metà giornata all’acquisto di souvenir e ad un giro in paese tra una pioggia e un’altra. Anche se il vento ha cacciato via tutti i nuvoloni e il sole ha iniziato a far capolino in un cielo azzurrissimo, abbiamo continuato il nostro giro per il piccolo centro di La Digue. Qui notiamo tantissimi bambini che escono da scuola con i loro grembiuli e un sorriso sempre pronto, anche nei piccoli market notiamo la gentilezza e la cortesia degli abitanti del posto.

Finito il nostro giro, e fatta la tappa al take-away per prendere il pranzo, decidiamo di gustarcelo in riva al mare, e quale posto scegliere se non Anse La Réunion. Con innumerevoli bagni e il sole che ci ha bruciati, abbiamo approfittato della bassa marea per poter fare una passeggiata e raggiungere la barriera corallina, qualcosa di fantastico. Qui non sono mancate le innumerevoli foto e aspettato il nostro tramonto con due seybrew (tipica birra del posto) freschissime e poi a casa. La domenica purtroppo il nostro negozio preferito era chiuso quindi, bici e torce si va alla ricerca di un altro negozio dove poter cenare. Dopo la cena un giro al buio per le stradine dell’isola, una puntatina in spiaggia per vedere i tantissimi granchi e invadono la spiaggia, per poi rientrare felici a casa.

Anse Reunion, La DigueAnse Reunion, La Digue

15 maggio 2017

Buongiorno, come tutte le mattine, alle 8.00 siamo già in sella sulle nostre bici, zaino in spalla e via verso i restanti paesaggi che ci mancano di La Digue. Dopo una breve sosta al post office per spedire due cartoline, ebbene sì nell’era di mail e whatsapp noi durante i nostri viaggi spediamo ancora le cartoline, e poi direzione nord verso le ultime baie che ci mancavano dell’isola. Con un lungo serpentone alberato, discese e salite, visitiamo Anse Gaulettes, Anse Grosse Roche, Anse Banane, fino ad arrivare ad Anse Fourmis, da qui le altre spiagge sono raggiungibili solo tramite un sentiero e una guida dell’isola, ma noi con i nostri bolidi, decidiamo di tornare indietro. Primo giro di foto e relax nella riservatissima Anse Banane. Bagni e foto tra le varie discese, non si può non ammirare il panorama e scattare le tante foto scattate in precedenza.

Oggi il tempo ci ha regalato un bellissimo sole e mare calmo, quindi perché non fare sosta ad Anse Patates rilassandoci sotto un albero di cocco e poter fare un bagno in sicurezza, qui il mare non e protetto dalla barriera corallina. Il pranzo l’abbiamo preso in un graziosissimo baretto sulla spiaggia e, infatti, abbiamo scelto un piatto di frutta fresca mangiando sotto una palma. Sapendo che la sera fa buio molto presto, torniamo verso Anse La Reunion, aspettando il tramonto e subito in camera, per cambiarci, armarci di torce e provare un ristorantino molto romantico. Con la pancia piena, torniamo a La Diguoise.

Anse Patates, La DigueAnse Patates, La Digue

16 maggio 2017

Oggi si parte per Cerf Island quindi mattinata dedicata agli ultimi acquisti nei piccoli negozietti, pranzo al volo e pomeriggio trascorso nella pacifica Anse Reunion. Prima di lasciare La Diguoise, saluti di rito con Madame Elodie che si è rivelata un’ottima padrona di casa e poi in taxi fino a La Passe dove ci siamo imbarcati verso Praslin. Arrivati, dopo una breve attesa altro catamarano per Mahé che ci ha permesso di rilassarci e sonnecchiare un po’ vista la durata della traversata.

Giunti a Mahè verso sera, un tassista ci ha condotti ad Eden Island, isola artificiale tipico ritrovo per ricchi marinai, dove ad aspettarci troviamo un barcaiolo che con il suo battello ci ha condotti a Cerf Island, fantastica isoletta a poche miglia da Eden Island, abitata da pochissime persone e dove ad aspettarci sul pontile troviamo Wendy e Kevin, due simpatici e graziosi padroni di casa che ci hanno accolto con una gentilezza straordinaria e ci hanno condotti al nostro favoloso appartamento del Fairy Tern proprio sulla spiaggia di Takamaka Beach. Stanchi ma contenti, cuciniamo la nostra cena e dopo una breve puntatina al pontile per vedere il famosissimo acquario notturno, sperando di avvistare qualche manta o squaletto, ma la corrente del mare ci regala solo aguglie e altri pesci.

17 maggio 2017

Buongiorno, oggi come tutte le mattine sveglia all’alba e via subito a far colazione. In confronto a La Digue, Cerf è un’isola molto piccola, percorribile a piedi, tra spiaggia e natura. Tra un pontile e l’altro incontriamo dei ragazzi che ci informano della presenza di mante e calamari nei pressi della bellissima barriera. Quindi corriamo a casa per recuperare maschera e pinne per tuffarci subito. Purtroppo non siamo stati così fortunati noi, ma in compenso siamo stati deliziati dalla vista di stelle marine e ricci. Vicino alla spiaggia, tra gli scogli, un piccolo squaletto ci attraversa come un missile. Dopo un po’ di sole torniamo al Fairy Tern.

Dopo un pranzo veloce subito in spiaggia ma troviamo il mare agitato. Sotto suggerimento della meravigliosa e gentilissima Wendy, nel pomeriggio ci avventuriamo in un sentiero per raggiungere l’altra parte dell’isola. Qui è possibile incontrare tartarughe, e non solo…la foresta è ricca di animali, soprattutto ragni di piccoli e medie dimensioni, non molto amati da mia moglie. Dopo un’ora di discussioni e risate, arriviamo finalmente in quel paradiso di mare calmissimo. Ma il pensiero di come ritornare indietro, ci ha dato la possibilità di un giretto di foto e… ripercorrere il lungo sentiero. Una volta arrivati a Takamaka beach, ci rilassiamo con un romantico tramonto con 2 birrette.

18 maggio 2017

Questa nostra giornata è passata all’insegna del relax…il mattino l’abbiamo trascorso in spiaggia a godere del sole e del mare, il pomeriggio invece per smaltire il lauto pranzo consumato nel nostro giardino abbiamo deciso di divertirci un po’ con il kayak. Anche lì un po’ di titubanze da parte della moglie ma poi una volta su si è anche divertita anche se tutte le volte che le dicevo di remare sembrava una mite tartaruga quindi ho dovuto far tutto da solo. Una volta a riva, incontriamo James, un barcaiolo dell’isola, che ci consiglia l’escursione con snorkeling sull’isola di Moyenne. Dopo cena ci siamo portati sul pontile alla ricerca disperata di avvistare qualche squaletto ma abbiamo finito la serata solo con una razza che ci ha salutato ed è sparita nel buio.

19 maggio 2017

Oggi si va sull’isola un tempo abitata da pirati, dove dicono ci sia nascosto un tesoro, MOYENNE. Solita abbondante colazione, quattro chiacchiere con la sig.ra Wendy, e via verso il pontile, dove troviamo James ad aspettarci. Partendo ci fermiamo a ridosso della barriera e velocemente ci siamo tuffati per fare immersione con le nostre maschere un po’ di foto…un branco di pesci colorati ci ha salutato allegramente mentre noi scattavamo foto e giravamo video. Risaliti in barca, riprendiamo la navigazione verso l’isoletta. Tra un racconto sull’isola e una avvistamento di una grande razza, che però non ci ha dato la possibilità neanche di una foto, arriviamo.

Lì troviamo un piccolo paradiso. Acqua cristallina e sabbia bianchissima che riflette sul forte sole. Qui la nostra guida ci accompagna alla piccola residenza delle tartarughe centenarie. Anche qui non poteva mancare un bel sentiero da attraversare per godere dall’alto la bellezza del mare azzurro, della natura e dagli incontri con le grosse tartarughe. Troviamo una piccola chiesetta e delle tombe con i nomi di 3 pirati e una con il primo abitante dell’isola. Finita la parte culturale, ci siamo rinfrescati all’ombra di una palma alternando il relax ad alcuni bagni in mare fino all’ora di pranzo. Il pranzo l’abbiamo consumato in un baretto presente sull’isola che proponeva un menù fisso a buffet. Nel primo pomeriggio James e tornato a prenderci, per riportarci a Cerf island. Arrivati sull’isola ci siamo dedicati ad un po’ di sport, abbiamo preso un kayak e abbiamo pagaiato un pochino fino al tramonto che abbiamo osservato su due comodi lettini da spiaggia e poi a casa. Dopo cena, torce in testa e via al pontile, per osservare i pesci.

Moyenne islandMoyenne island

20 maggio 2017

Oggi purtroppo è arrivata la fine della nostra meravigliosa vacanza e in concomitanza di ciò anche un forte vento sta battendo l’isola per cui oggi il mare si guarda solamente dalla veranda di casa. Non si demorde e si preferisce la calma della piscina… mattinata passata così…. Un pranzo velocissimo e via, verso Eden Island. Anche qui un taxi di creole ci accompagna all’aeroporto. E dopo una breve attesa, ci s’imbarca verso Dubai.

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