Vacanze di tutto relax
Sole, spiagge bianche, acque trasparenti con pesci multicolori e tanta tranquillità, in pratica un sogno, ma dove trovarlo? La nostra ricerca parte su internet per cercare un posto esotico e caldo dove trascorrere le Vacanze di Natale e perché no festeggiare anche il nostro Anniversario di Nozze.
Di solito prenotiamo volo, soggiorno e trasporti per conto nostro, ma questa volta vedendo diverse isole interessanti ci siamo affidati a SeyVillas. E’ stato molto facile compilare i loro moduli on line, il difficile è stato escludere diverse località altrettanto interessanti, ma avevamo a disposizione solo due settimane e poche energie quindi alla fine abbiamo deciso di dividere la vacanza fra due isole e inserire sul posto alcune escursioni giornaliere.
Sainte Anne
La nostra vacanza inizia a Parigi con l’imbarco su un aereo della compagnia Air Seychelles. Saranno i colori allegri, il personale cordiale e il cibo servito, ma pare già di immergersi nelle località equatoriali. Arrivati di primo mattino a Mahé, l’isola più grande, siamo accolti dal caldo abbraccio delle temperature tropicali e affrontiamo la coda dell’immigrazione con la speranza di immergerci al più presto nelle acque invitanti intraviste dal finestrino.
Quando finirete la parte burocratica date un’occhiata al passaporto: è impresso un timbro con la sagoma del famoso “Coco de mer”, difficile non notarlo! Come d’altra parte è difficile anche non notare il personale dell’agenzia Creole, che porta sulla divisa il bellissimo fiore di frangipane che spesso si trova nelle isole.
Con loro iniziamo il trasferimento con minivan e un’imbarcazione per raggiungere la prima isola scelta: Sainte Anne. Qui esiste solo un Resort, il Beachcomber Sainte Anne Island con varie villette disseminate verso il mare o all’interno: un vero lusso, concessoci per un festeggiare il nostro Anniversario. Dato che per spostarsi si seguono vialetti immersi nel verde, è stato divertente ricevere passaggi dal personale che è munito di veicoli elettrici, per intendersi quelli che usano nei campi da golf.
La possibilità di immergersi nel mare è ampia, una lunga spiaggia bianca, la Grande Anse dalle acque verdeggianti, ma essendo anche il posto più esposto al vento, abbiamo frequentato di più Anse Tortue, anche perché adatta per fare snorkeling o perché c’era sempre la possibilità di prendere un kayak. Appena arrivati prima del tramonto abbiamo visto subito una bella manta, la prima della vacanza!
Anche se siamo in una struttura grande con parecchio personale, sempre presente ma mai invadente, il ritmo delle giornate trascorre molto rilassato esplorando anche il sentiero botanico che porta ad un’altra piccola spiaggetta, ma non avendo le scarpe adatte preferiamo non addentrarci al suo interno.
Cerf
Dopo esserci abbondantemente rilassati ci spostiamo sull’isola di Cerf, nella struttura L’Habitation, una casa dallo stile coloniale, dove è bello ascoltare il personale quando fra di loro parla il creolo. Qua e là si riesce a distinguere qualche termine francese, ma il resto va alla più sfrenata immaginazione. Questa isola è ancora più piccola della precedente e non esistono strade, al massimo sentieri, nemmeno troppo tracciati. Tutte le costruzioni si affacciano sul mare e dal pontile si raggiungono seguendo principalmente la spiaggia costeggiando l’interno, un vero paradiso per le orecchie non sentire il rumore di motori o di motorini, se non quello delle imbarcazioni.
La nostra camera di fronte al mare e alla verdeggiante isola di Mahé ha un bellissimo terrazzo. Qui la gestione familiare e le ridotte dimensioni dell’isola rendono il tutto ancora più rilassante e letteralmente a portata di pochi passi.
Da qui, dopo aver esplorato l’isola in kayak, osservato diversi pesci con la maschera o anche solo dal pontile ed aver goduto del bellissimo giardino e degli uccellini rosso fuoco che fanno compagnia a colazione, soprattutto quando si mangia la frutta fresca come le piccolissime banane, gli ananas delle Seychelles, il mango o le dolcissime crepes, decidiamo di andare in esplorazione di altri luoghi e non potevano perdere la famosissima isola di La Digue.
La Digue
Dopo quasi 2 ore di navigazione da Cerf arriviamo al porto di La Digue, e una piccola tartarughina che nuota nelle sue acque sembra darci il benvenuto. Una volta sbarcati ci si accorge subito che il traffico è composto prevalentemente dalle biciclette usate dai turisti e quindi anche noi ci dirigiamo subito per vedere la mitica Anse Source d'Argent, quella per intendersi dei grandi graniti immortalati in diverse occasioni. Il posto è molto suggestivo e i turisti sono anche parecchi considerato il periodo, ma si trova lo stesso lo spazio per la propria tranquillità. Purtroppo la bassa marea non ha favorito molto le immersioni nelle sue acque, ma dato che sono praticamente trasparenti si vedono benissimo i numerosi pesci che si aggirano anche tra le gambe.
Prima di raggiungere questa spiaggia si attraversa un parco all’interno (si deve pagare un biglietto di ingresso), dove si trovano anche piante di vaniglia, ma è bello fermarsi per dare da mangiare alla tartarughe di terra e perché no, dare loro una bella grattatina sul collo, che sembrano gradire molto.
Un’altra bella spiaggia che ci ha colpito per la sua bellezza è la Petite Anse: spiaggia molto ampia e bianchissima, con sabbia dalla consistenza del borotalco e imponenti onde verdi che contrastano con le immancabili rocce di granito che la incorniciano nella parte iniziale e finale. Il sole va e viene e conviene lo stesso insistere con la protezione solare se si vogliono evitare brutte scottature. Unico neo della gita è stato risvegliarsi il giorno dopo con tanti puntini rossi sulla pelle dovuti ai minuscoli insettini presenti nelle spiagge, ma eravamo preparati anche a questo portandoci una buona crema lenitiva e idratante e dopo pochi giorni passa tutto.
Mahé
Ormai siamo prossimi alla partenza e diciamo addio all’isola di Cerf che ci regala, l’ultima sera, suggestive nubi al tramonto e un cielo notturno con una falce di Luna e un brillantissimo pianeta Venere, per non parlare delle costellazioni a noi familiari, ma “capovolte” dato che ci troviamo sotto l’equatore.
Come ultima esplorazione ci siamo riservati l’isola più grande. La capitale Victoria è animata dal mercato agroalimentare che si trova vicino alla Cattedrale e ad un coloratissimo tempio induista. Dopo aver visitato tutto questo, compresi alcuni negozi di souvenirs, lasciamo la capitale che pullula di turisti e ci dirigiamo nella zona sud dell’isola. Costeggiando il mare si incontra una prima bella spiaggia balneabile, Anse Royale.
Dopo averla fotografata abbondantemente raggiungiamo invece Anse Soleil e dopo un pranzo in una caffetteria semplice e deliziosa con un pesce buonissimo cotto solo alla brace e accompagnato da riso e una salsa di pomodoro e cipolle rosse, non resistiamo e ci tuffiamo subito nelle sue acque. In questa spiaggia le alghe sono quasi assenti a differenza di altri posti.
Dopo un rapido acquazzone, risplende subito il sole ed è un bel saluto, prima di raggiungere l’aeroporto e dire addio o forse arrivederci ai colori, odori e sapori e alla serenità di questa parte dell’oceano.